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Se pensi alla Germania, cosa ti viene in mente? Molto probabilmente litri di birra, crauti e salsicce, il muro di Berlino e, per il filone nostalgia, quasi sicuramente, Michael Schumacher.  Ma la Germania è molto di più di tutto questo e conoscere i suoi simboli (anche quelli meno conosciuti) può aiutarti a capire meglio le sue tradizioni e a sentirti più vicino ai locals.

Uno Stato non è diverso dagli altri solo per la lingua. Dall’architettura alle strade, dalle convenzioni sociali alle abitudini in cucina, ci sono tanti piccoli pezzetti simbolici che, messi insieme, costituiscono un mosaico unico. I simboli della Germania – anche quelli meno convenzionali – sono un modo per comprendere meglio il passato e il presente di questo Paese e apprezzarlo ancor di più. Parti con noi in questo viaggio di scoperta, in cui ogni simbolo diventa un oggetto di pregio che permette di arricchire il tuo bagaglio culturale.

Quali sono i simboli più particolari della Germania?

Dicono che l’unico modo per conoscere, davvero, un luogo sia quello di trasferirsi e andare a vivere lì, per sempre o per un periodo di tempo più o meno lungo. Purtroppo, però, per varie motivazioni, questo non è sempre possibile, ma per fortuna la tecnologia ci permette di superare tanti ostacoli – in questo caso fisici – e di partire per un viaggio esplorativo, in cui i simboli della Germania diventano i protagonisti. Per iniziare, te ne vogliamo suggerire alcuni un po’ diversi dal solito, che potrebbero stimolare la tua curiosità e darti qualche motivo in più per amare questo Paese.

1

Penne Montblanc

Di certo conosci già le penne stilografiche più famose al mondo: forse, però, non sai che le Montblanc sono made in Germany e che sono state ideate da due uomini di affari tedeschi – Alfred Nehemias (professione banchiere) e l’ingegnere August Eberstein, nel 1906.

2

Maggiolino

Uno dei modelli più riusciti del marchio Volkswagen è sicuramente il Maggiolino (nome originale: Volkswagen Typ 1), in produzione dal 1938. La cosa bizzarra è che la macchina tedesca più famosa al mondo cambia nome a seconda del Paese: in Francia diventa Coccinelle (coccinella), negli Stati Uniti Bug (insetto) e in Brasile “Fusca”.

3

Pianoforti Steinway & Sons

La famiglia tedesca Steinway è conosciuta in tutto il mondo per aver aperto la fabbrica degli omonimi pianoforti (era il 1853). Oggi è una delle aziende più importanti a livello mondiale per la costruzione di questo strumento. Molto probabilmente avrai sentito qualcuno suonarne uno a qualche concerto, perché il prestigio del brand ha davvero pochi rivali nel mondo. 

4

Matite Staedtler 

L’ora di disegno avrà tutto un altro colore se pensi che anche le matite Staedtler (e tutti gli altri bellissimi prodotti di cancelleria che usi a scuola – penne a sfera, gomma, temperamatite) sono proprio di un’azienda tedesca – la Staedtler Mars GmbH & Co. KG – che ha sede a Norimberga.

5

Faber-Castell

Restando in tema grafico, anche l’azienda Faber-Castell AG, che conosci senza dubbio per i pastelli, gli acquerelli, le mine, le matite, i fogli su cui disegnare nei momenti di svago… è tedesca – e risale addirittura al 1761!

6

Peluche Steiff 

Peluche è praticamente sinonimo di Teddy Bear. Ed è proprio un orsacchiotto di peluche, più precisamente quello ideato da Margarete Steiff nel 1092, a essere un simpaticissimo simbolo della Germania. Il Teddy Steiff, con l’etichetta sull’orecchio che ricorda un orecchino, è diventato, nel tempo, una vera leggenda. L’etichetta sulle orecchie dei peluche (ebbene sì, non ci sono solamente orsetti) è diventata l’inconfondibile marchio di fabbrica della Steiff.

7

Lo schiaccianoci dell’Erzgebirge

Un altro oggettino davvero carino che è anche un simbolo della Germania è lo schiaccianoci della regione dell’Erzgebirge (in Sassonia, famosa per le creazioni in legno), intagliato proprio in legno e dipinto, generalmente, a mano. Se ti interessa comprarne uno, tra i più belli in circolazione ci sono quelli dell’azienda Christian Ulbricht.

Mano che sventola una bandiera tedesca a strisce nera rossa e dorata, simbolo della Germania

La bandiera tedesca

La bandiera è un oggetto simbolico caratteristico di ogni nazione. Quella della Germania è composta da tre strisce verticali, nera, rossa e dorata (partendo dall’alto). Questa versione è ufficiale dal 1949, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. La bandiera di Stato e l’insegna navale sono leggermente diverse perché al centro, sulla striscia rossa, c’è il disegno dell’aquila.

La bandiera tedesca così per come la conosciamo oggi compare per la prima volta nel 1832, nel corso di una manifestazione ad Hambach. Ma qual è il significato dei colori?

In merito, ci sono due diverse teorie:

  • secondo la prima, i colori sono quelli del Lützowsches Freikorps, una forza militare volontaria dell’esercizio prussiano (che risale al periodo napoleonico). Il significato si lega al detto “Dall’oscurità della schiavitù, attraverso sanguinose battaglie, alla luce dorata della libertà” (oscurità: colore nero; sanguinose battaglie: rosso; luce dorata: oro);
  • la seconda, invece, sostiene che i colori riprendano quelli dello stemma del Sacro Romano Impero: un’aquila nera su uno sfondo oro, con becco e artigli rossi.

Credi pure a quella che ti piace di più!

Qual è il l’animale simbolo della Germania?

Il simbolo storico rappresentativo della Germania è l’aquila nera su sfondo giallo, stemma della Repubblica Federale Tedesca.

In tedesco Bundeswappen o Bundesadler, ha origini lontanissime: dalle prime tribù germaniche fino a simbolo del Sacro Romano Impero, è ancora presente sulla bandiera di Stato, versione alternativa, ma ugualmente ufficiale, della bandiera che conosciamo tutti (quella che vediamo durante le competizioni sportive, per intenderci), e sullo stendardo presidenziale.

Crauti e salsiccia serviti su un piatto nero: sono uno dei simboli della cucina tedesca

Birra e Oktoberfest

Se dici Germania, nella tua testa apparirà subito l’immagine di una cameriera (o un cameriere) con un abito tipico (sii paziente, ne parliamo tra poco) che ti sta per servire un boccale di birra ghiacciata.

La birra non è soltanto un simbolo, ma può essere considerata la bevanda nazionale di questo Paese.  Non a caso, Germania è anche sinonimo di Oktoberfest, un festival che conoscono pure dall’altro lato dell’Atlantico; si svolge ogni anno a Monaco di Baviera, tra la fine di settembre e i primi di ottobre.

In Germania ci sono talmente tante birre che tanto vale provarle tutte – a poco a poco e con moderazione, ovviamente. Tra le birra Lager, a bassa fermentazione, la più bevuta è la Pils (Pilsner), chiara, secca e amara.

Tra le altre, sono molto apprezzate:

  • la Helles, birra bavarese, chiara, più maltata ma meno amara della Pils;
  • la Dunkel, altra bavarese, scura, con note di caramello e pane tostato;
  • la Bock (che può essere sia chiara che scura) e la Doppelbock, servita e graditissima dagli appassionati dell’Octoberfest, assieme alla Märzen.

Tra le birre ad alta fermentazione, simboliche, ci sono la Weissbier, la Kölsch e la Altbier.

Gli abiti tradizionali, famosi simboli della Germania

Passando all’abbigliamento, è impossibile non citare gli abiti della tradizione bavarese, cioè il Dirndl, abito da donna, e il classico capello che gli uomini mettono in genere durante l’Oktoberfest.

La storia del Dirndl è singolare in quanto nasce come indumento indossato dalle donne che lavoravano come serve nelle fattorie. Trattandosi di un abito da lavoro, composto da una gonna ampia, a vita alta, un bustino stretto chiuso sul davanti, con una bella scollatura e sotto una blusa (solitamente bianca), è davvero molto semplice. Il grembiule che lo caratterizza denota le sue umili origini.

Nel tempo, iniziano a indossarlo anche le classi sociali più agiate: l’abito diventa sempre più particolare e adornato da accessori. Dopo essere caduto in disuso tra gli anni ‘60 e ‘70, si assiste, tra gli anni ‘80 e ‘90, a una riscoperta dei costumi del passato. Oggi l’abito tradizionale bavarese si può vedere in contesti diversi, non solo come divisa delle cameriere nelle birrerie più storiche.

Qual è il monumento simbolo della Germania?

La Porta di Brandeburgo è il monumento simbolo della città di Berlino (e della Germania in generale). Non a caso è una delle prime cose che ti capita di vedere, che tu vada lì come turista o come studente che ha scelto di trascorrere un anno all’estero in Germania.

Altri monumenti simbolici della capitale sono:

  • la Torre della Televisione (Berliner Fernsehturm). Alta ben 368 metri, è l’edificio più alto della Germania (il quarto in Europa). Definisce Alexanderplatz e lo skyline della città – è stata costruita tra il 1965 e il 1969;
  • il muro di Berlino (Antifaschistischer Schutzwall, letteralmente Barriera di difesa antifascista) – oltre a essere il simbolo della cortina di ferro durante la guerra fredda, quel che resta ancora in piedi oggi è un meraviglioso murales a cielo aperto, nel quale si possono ammirare numerosi graffiti. Tra la stazione Berlin Ostbahnhof e la fermata della metropolitana di Warschauer Straße troviamo la East Side Gallery, un vero e proprio memoriale internazionale che inneggia alla libertà, lungo 1,3 km e completamente ricoperto da graffiti che ricordano la storia del muro;
  • il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa (Denkmal für die ermordeten Juden Europas), chiamato anche Memoriale dell’Olocausto o Memoriale della Shoah, realizzato in ricordo delle atrocità commesse durante la Seconda Guerra Mondiale, affinché non si verifichino mai più.

Qual è l'animale simbolo di Berlino?

L’animale simbolo di Berlino è, invece, l’orso. Sul perché di questa scelta, i racconti si perdono e si confondono. Una versione narra che l’origine stessa del nome Berlino derivi da “Bär” (orso), più il suffisso -lein/-lin, diminutivo del tedesco moderno.

Quella più accreditata che sia un omaggio ad Albrecht I d’Asburgo, soprannominato proprio l’Orso. A prescindere da quale sia la realtà dei fatti, questo simbolo appare da sempre sui sigilli, le monete e le bandiere della città, mentre oggi lo si trova in formato souvenir. Una bella t-shirt con un orso berlinese stampato è un vero must-have se vai a Berlino!

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Altri monumenti simbolici

Allontanandoci un po’ dalla capitale, ci sono altri due monumenti degni di nota:

  • la Cattedrale metropolitana di San Pietro (Hohe Domkirche St. Petrus), nota come Duomo di Colonia, dallo stile gotico. Fu colpita ben 14 volte dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, ma restò in piedi. Nel 1996 è stata inserita nell’elenco dei monumenti Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO;
  • il Castello di Neuschwanstein (Schloss Neuschwanstein): per visitarlo e immergersi in un’atmosfera fiabesca, bisogna andare a Schwangau, una città della Baviera. Ricorda i castelli che si vedono nei cartoni classici della Disney e no, non è una coincidenza: è stato infatti preso come fonte di ispirazione per i castelli di alcuni film di animazione, come Biancaneve, Cenerentola, La bella addormentata nel bosco.

Per concludere, non sono monumenti veri e proprio, ma sono comunque delle costruzioni simboliche: stiamo parlando delle Fachwerkhaus, ovvero le case a traliccio. Sono edifici molto particolari perché la facciata è composta da intelaiature di legno collocate in posizioni diverse, che creano un effetto ottico singolare. Si possono scorgere in buona parte dell’Europa centrale, ma la più alta concentrazione si trova proprio in Germania.

Se vuoi conoscere di più i significati e gli aneddoti che si celano dietro ai simboli della Germania, la soluzione migliore è trasferirti lì per qualche tempo. Potresti, per esempio, prendere in considerazione una vacanza studio per migliorare la tua conoscenza del tedesco (che magari stai già coltivando in autonomia con l’uso di app o la visione di serie TV tedesche), e di immergenti totalmente nella cultura di questo affascinante Paese.

Maria Saia

Author Maria Saia

Web Copywriter, empatica e creativa. Scrivo per il web da più di 10 anni. Vivo con le cuffie addosso e mi muovo solo in bici. Amo i posti freddi, come le mie mani quando battono sui tasti.

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