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Il sistema scolastico finlandese è un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. Capire quali sono i punti di forza della scuola in Finlandia, come è strutturato il percorso formativo e le opportunità che offre, conoscere le materie e i metodi di valutazione permette di riflettere su tematiche sempre attuali. Quali sono i migliori strumenti da offrire ai giovani per supportare le loro scelte? Come garantire loro soddisfazioni professionali e personali? Come valorizzarne i talenti?

La Finlandia è da anni nella top ten dei migliori sistemi scolastici del mondo. Lo dimostrano i risultati della ricerca PISA – il programma per la valutazione internazionale degli studenti – in collaborazione con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).

Concetti antiquati come test a crocette ed esercizi di memorizzazione, ore e ore di studio e montagne di compiti a casa sono pratiche in disuso da molto tempo. La modernità del sistema educativo finlandese è riassumibile in due concetti fondamentali: la preferenza per una conoscenza olistica e non specialistica, l’importanza data all’equità prima che all’eccellenza. Approfondiamo l’argomento andando più nel dettaglio.

I punti di forza del sistema scolastico finlandese

L’elevata qualità dell’esperienza scolastica vissuta dai ragazzi finlandesi è avvalorata da una serie di pratiche che la rendono unica. Ecco quali sono i must della scuola finlandese:

Pari opportunità

Ogni studente è seguito con l’attenzione di valorizzarne i talenti e le capacità. Ecco perché quando necessario sono garantite misure di sostegno di varia natura. Inoltre, tramite percorsi di orientamento individuale i ragazzi sono guidati verso percorsi formativi e professionali che rispondono a interessi, esigenze e competenze specifiche di ognuno. Infine non ci sono scuole di serie A e scuole di serie B: il livello qualitativo è uniforme in tutto il Paese.

Istruzione gratuita

Come appena detto, la scuola è uno strumento per bilanciare le disuguaglianze sociali. I finlandesi non sostengono alcuna spesa nel periodo che va dalla scuola materna alla scuola superiore. Ciò significa che il materiale didattico, la mensa, il trasporto, il prescuola e il doposcuola sono parte integrante del servizio offerto. Anche i costi di asili nidi e università sono molto contenuti.

Insegnanti giovani e competenti

Nella scuola finlandese i professori hanno un’età media inferiore ai 50 anni, con un gran numero di under 30 in cattedra. Questo garantisce una riduzione importante del gap generazionale tra studenti e corpo docente. Inoltre le conoscenze, le competenze e le metodologie usate sono più aggiornate rispetto a quelle adottate da colleghi più anziani, anche grazie a corsi di formazione di alta qualità.

Riconoscimento della figura del professore

Tutti gli insegnanti devono avere una laurea specialistica per accedere alla professione e i percorsi formativi sono i più rigorosi e selettivi del Paese. Questo spiega perché il ruolo del professore ha una rilevanza riconosciuta dalla società. Avvalorando la funzione ricoperta dai professori, si stimola la volontà di lavorare con impegno per sostenere gli adulti di domani.

Inizio della scuola in età più avanzata

Il gioco è una fonte di apprendimento fondamentale per i bambini, così come la libertà di movimento e la creatività. In Finlandia i bambini iniziano la scuola più tardi rispetto ai coetanei di altri Paesi e gli anni obbligatori sono solo 9. In questo modo le lezioni suscitano maggiore interesse e stare in classe non è percepito come qualcosa di costrittivo. Inoltre, nel ciclo unico del percorso dell’obbligo non esistono gruppi differenziati. La scuola diventa il luogo in cui stringere solide amicizie e una palestra per sperimentare la convivenza tra pari.

Studenti più sicuri di sé

Nei primi anni di scuola, il sistema di valutazione non è basato sui voti. Questa è una delle ragioni per cui gli studenti finlandesi temono il giudizio meno degli italiani. Sono maggiormente spinti a provare, sanno imparare dagli errori, sono meno stressati e più curiosi. Il motto delle scuole è: “cooperazione e non competizione”. Un grande supporto è dato anche dai consulenti specializzati nell’orientamento scolastico, dagli psicologi e dagli assistenti sociali presenti nelle scuole e infine dagli insegnanti che tengono corsi di recupero dopo le lezioni.

Opzioni professionali vs laurea

Il divario tra chi si iscrive all’università e chi frequenta una scuola professionale non è ampio. Ciò che importa è permettere a tutti di ottenere una buona posizione lavorativa. È sempre garantita la possibilità di cambiare strada nel caso in cui si decida di intraprendere un diverso percorso formativo. Si può passare da un’impostazione più teorica e accademica a una più pratica e orientata al mondo del lavoro. Non esistono selezioni o barriere come succede in altri sistemi scolastici, ad esempio quello francese o tedesco.

Formazione anche per gli adulti

Anche le persone più mature possono accedere a qualsiasi tipo di percorso formativo: per ottenere una qualifica o una laurea, per acquisire competenze teoriche o in apprendistato, per aggiornarsi o riqualificarsi. In questo modo si promuovono la crescita e la formazione personale in qualsiasi fase della vita.

Più pause nella giornata

Agli studenti sono garantiti intervalli di 15 minuti al termine di ogni ora. In questo lasso di tempo i ragazzi possono scaricare le “energie in eccesso” grazie al movimento e all’aria fresca. In questo modo la concentrazione è più duratura, si seguono con minor difficoltà i corsi e si assimilano più informazioni durante le lezioni.

Pochi compiti a casa

Il tempo libero è fondamentale per aumentare l’interesse verso le materie studiate durante l’orario scolastico. I compiti sono pochi e si svolgono quasi completamente a scuola. Una volta terminate le lezioni i ragazzi possono coltivare le amicizie, gli hobby e le passioni.

Infrastrutture moderne e pulite

Gli edifici sono così puliti che gli studenti hanno a disposizione un armadietto in cui lasciare le scarpe, spesso bagnate per la neve, e infilarsi un paio di calzini. Questo aumenta il senso di relax e familiarità con gli ambienti scolastici. I laboratori sono dotati di strumentazioni all’avanguardia; le sale destinate alla musica hanno diversi strumenti musicali; le palestre dispongono di attrezzature necessarie per fare sport. Anche gli insegnanti hanno degli spazi personali attrezzati e silenziosi per il lavoro individuale.

Nessun test standardizzato

In Finlandia si crede che i test uguali per tutti non determinano la padronanza di una materia. Ciò che spesso accade infatti è che gli studenti imparino solo quanto necessario per superare un test e, parallelamente, i professori insegnino esclusivamente quanto serve per passare le prove. I finlandesi sono invece valutati su base individuale con un sistema stabilito dal loro insegnante. Si prediligono ricerche e lavori di gruppo.

Il percorso formativo previsto dal sistema scolastico finlandese

Come funziona la scuola in Finlandia? Il percorso formativo va dall’asilo nido al dottorato. Vediamo quali sono i vari step del sistema scolastico finlandese.

01

Early Childhood Education and Care

I bambini possono cominciare l’asilo nido al compimento del nono mese di età, anche se di solito i genitori se ne prendono cura fino all’anno e mezzo o ai 2 anni. Questo perché chi si assenta dal lavoro per stare con i figli può rimanere a casa fino al terzo anno del bambino. Il percorso previsto per la prima infanzia si conclude a 6 anni, quando inizia la scuola dell’obbligo.

I piccoli possono frequentare:

  • strutture appositamente dedicate aperte 24 ore su 24
  • asili nidi familiari che hanno come sede la casa del puericultore
  • club e progetti aperti anche a un genitore di solito organizzati dalle parrocchie, dai comuni o dalle organizzazioni locali
  • asili in cui si parla una lingua straniera, in genere l’inglese. Nelle grandi città l’insegnamento bilingue è garantito anche per il tedesco, lo spagnolo o il francese

L’obiettivo delle scuole della primissima infanzia è promuovere lo sviluppo, la salute e il benessere dei bambini, garantendo gli stessi diritti formativi a tutti. Si insegna ad essere indipendenti, responsabili e collaborativi.

Metodo pedagogico di qualità anche per i piccolissimi

Nella prima infanzia si stimolano numerose abilità: sociali, interattive, linguistiche e manuali; il tutto con l’assimilazione trasversale di valori universali quali il rispetto e l’apertura verso culture e ambienti diversi. Si impara attraverso il gioco, il movimento, la musica, le gite e attività pratiche, spesso svolte all’aperto.

02

Pre-Primary School

L’istruzione prescolare è una classe intermedia obbligatoria che facilita il passaggio alla scuola vera e propria. Si frequenta all’età di 6 anni per circa 4 ore al giorno. Gli spazi dedicati sono all’interno di asili nido o scuole primarie. Il programma di studi è individuale, preparato dagli insegnanti – insieme ai genitori che lo desiderano – su ogni singolo bambino.

L’obiettivo è offrire ai bambini opportunità di apprendimento e sviluppo. Per farlo si approfondiscono materie come la matematica, la conoscenza dell’ambiente e della natura, l’arte e la cultura. Il tutto con un’impostazione non formale, ma ancora basata sul gioco.

L’importanza della diversità

Come abbiamo visto, fin dalla giovane età i finlandesi imparano a rispettare la diversità e allo stesso tempo a valorizzare la propria cultura d’origine. Questo avviene sia a livello linguistico che etico-religioso, sia per i finlandesi che per gli stranieri: sono sempre garantite le possibilità di parlare la propria lingua e di approfondire la conoscenza di un diverso credo filosofico-religioso.

03

Basic and General Upper Secondary Education

La scuola primaria e secondaria inferiore – conosciuta come peruskoulu in finlandese o grundskola in svedese – dura 9 anni ed è obbligatoria. Si frequenta dai 7 ai 16 anni.

Nonostante sia un ciclo unico ormai da tempo, è ancora molto viva la distinzione tra il blocco delle elementari di 6 anni (alakoulu o ala-aste) e quello delle medie di 3 anni (yläkoulu o yläaste).

Se al termine del percorso gli studenti non hanno le idee chiare sulla strada da intraprendere in futuro, possono frequentare un decimo anno supplementare e concludere l’istruzione di base a 17 anni invece che a 16. Questo passaggio serve a familiarizzare con indirizzi che potrebbero interessare loro più avanti.

Scuole multilingue e specializzate

Le città più grandi hanno scuole internazionali e scuole dove si usa solo l’inglese. Esistono anche istituti privati dove la lingua d’insegnamento è il tedesco, il francese o il russo. L’ottimo livello di conoscenza delle lingue è anche determinato dalla televisione: i programmi sono sempre trasmessi in lingua originale con sottotitoli. In questo modo gli studenti continuano ad esercitarsi anche dopo le lezioni.

Ci sono inoltre scuole specializzate in determinate materie, come ad esempio arte, musica, educazione fisica, pedagogia (ad esempio quella steineriana).

04

Vocational Education and Training

Al termine del primo lungo ciclo, ogni allievo deve fare domanda per la scuola secondaria superiore. I ragazzi sono infatti tenuti a frequentare le scuole fino al compimento del 18° anno d’età.

Esistono due strade:

  • Scuola generale (lukio): questa opzione ha una durata di 3 anni e non qualifica gli studenti per una particolare occupazione. Si conclude con l’esame nazionale di maturità che permette di accedere all’università, al politecnico e agli istituti professionali.
  • Scuola professionale: in questo caso lo studente delinea il contenuto del suo percorso, il calendario per svolgerlo e i metodi di apprendimento (anche contratti di apprendistato o di formazione specifici). La scuola si conclude con una qualifica iniziale, successiva o specialistica.

05

Higher Education

Chi decide di proseguire ulteriormente i propri studi può scegliere tra:

  • Università scientifiche e artistiche: dopo 3 anni si ottiene un diploma di laurea (il bachelor, corrispondente a quello della nostra triennale) e dopo altri 2 anni un diploma di master (simile a quello della nostra magistrale); si può poi optare per un percorso post-laurea (paragonabile al nostro dottorato).
  • Università di scienze applicate: in genere il politecnico dura tra i 3,5 e i 4,5 anni e si conclude con un diploma di laurea o un master. Questo percorso offre un tipo di formazione più pratica che mira a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro.

Il calendario del sistema scolastico finlandese

Quando inizia la scuola in Finlandia? Di solito inizia a metà agosto e termina a giugno. Oltre ad alcuni giorni in cui gli studenti non vanno a scuola a causa di festività nazionali o regionali, l’anno scolastico è diviso in 5 periodi intervallati da alcune settimane di vacanza.

La prima settimana di stop è quella delle vacanze autunnali, a metà ottobre. Seguono poi le due settimane previste per il Natale, tra fine dicembre e inizio gennaio. L’anno riprende fino alle vacanze invernali, a metà febbraio, e la pausa prevista per la Pasqua, ad aprile.

La ripartizione in 5 periodi è dettata dal fatto che le scuole superiori finlandesi sono strutturate su moduli flessibili che permettono ai ragazzi di costruirsi un piano di studio ad hoc. Visto che non esistono indirizzi di scuola specifici – come nel caso dei nostri licei classico, scientifico, linguistico… – gli studenti possono scegliere corsi di 7 settimane. Questa lunghezza corrisponde alla durata dei singoli periodi.

L’orario e le attività extra del sistema scolastico finlandese

Si va a scuola dal lunedì al venerdì. La giornata scolastica inizia intorno alle 8:15 – in alcuni casi anche 7:15-7:30 – e termina intorno alle 15:00-16:00. Le singole lezioni durano di solito 45 minuti con 15 minuti di intervallo.

Dopo l’orario scolastico sono molto apprezzate le attività all’aria aperta, ovviamente gratuite. Si pattina, si fa sci di fondo e si gioca a hockey in inverno, si va in bicicletta o si corre in estate. Moltissimi ragazzi si iscrivono ai corsi di musica sovvenzionati dal Governo: oltre alla teoria e al solfeggio, imparano a suonare uno strumento.

Le materie e il piano di studi nel sistema scolastico finlandese

Com’è la scuola finlandese? Nel primo ciclo di studi i bambini devono seguire molte materie obbligatorie. Invece nelle ultime classi della primaria e nella scuola secondaria di primo grado i ragazzi possono scegliere anche materie facoltative.

L’impostazione modulare, infatti, fa sì che gli studenti progettino il percorso valorizzando le loro inclinazioni, seguendo modalità simili a quelle delle nostre università.

Materie della scuola primaria e secondaria di primo grado

In genere in questa fase del percorso di studi si seguono lezioni di:

  • matematica
  • fisica
  • biologia
  • chimica
  • finlandese
  • svedese (seconda lingua nazionale anche se parlata e conosciuta da una minoranza)
  • lingue straniere (almeno 2 di cui una è sempre l’inglese)
  • arte
  • psicologia
  • informatica
  • storia
  • geografia
  • sport

Tra i corsi opzionali che si possono frequentare compaiono:

  • musica
  • cucina
  • falegnameria
  • sartoria
  • lavorazione dei metalli

Esistono inoltre scuole secondarie inferiori specializzate in alcuni settori. In genere musica, educazione fisica o scienze naturali. Essendo molto popolari non è sempre garantito l’accesso.

Materie della scuola secondaria di secondo grado

Per quanto riguarda la formazione secondaria di secondo grado, invece, è possibile studiare:

  • pedagogia
  • scienze umane e artistiche
  • scienze sociali
  • economia e amministrazione
  • scienze naturali
  • ingegneria
  • agricoltura e silvicoltura
  • salute e benessere
  • servizi

Per alcune materie – in genere matematica, la seconda lingua nazionale (svedese o finlandese) e le lingue straniere – sono previsti diversi livelli di difficoltà. Quando si ragiona sul piano di studi si scelgono i corsi base, medio o avanzato. Tuttavia, anche se si è frequentato un livello alto per una certa materia, all’esame di maturità si può sostenere un esame corrispondente a un livello inferiore. Questo quando lo studente sente che la sua preparazione è carente.

Il piano di studi per l’intero percorso delle vocational schools è composto da 75 fino a 100 moduli, di cui una cinquantina obbligatori. Gli alunni più veloci ci mettono 2 anni, i più lenti 4, ma nessuno è considerato “fuori corso”. Al termine dei moduli ci sono delle prove che possono essere ripetute una volta; se non vengono superate si frequenta nuovamente il corso.

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I voti nel sistema scolastico finlandese

Durante i primi anni della scuola unica obbligatoria, gli studenti non ricevono voti scritti e formali. In genere l’insegnante fornisce valutazioni verbali. Tuttavia alla fine del trimestre autunnale e di quello primaverile si riceve una pagella utile allo studente per comprendere quale sia il suo grado di preparazione.

La valutazione numerica inizia ad essere usata negli ultimi anni del ciclo obbligatorio di studi. L’inizio è variabile perché viene decretato dalle istituzioni locali. La scala va da 4 a 10, ma per gli esami individuali si possono usare anche i mezzi e i quarti di voto (“½”, “+” e “-“). Esiste anche il 10+, che serve a premiare gli studenti particolarmente impegnati.

Se al termine del trimestre primaverile un ragazzo ha qualche materia insufficiente deve rimediare entro gli esami del trimestre estivo. Per farlo gli insegnanti hanno a disposizione una serie di ore supplementari da dedicare a chi è più in difficoltà. Solo nel remoto caso di insufficienza in più materie, i professori e il dirigente scolastico comunicano in un colloquio che lo studente deve ripetere l’anno.

All’università, invece, si usano i crediti. Come nel resto d’Europa, i crediti corrispondono al carico di studio necessario per assimilare i contenuti di un corso. Anche in Finlandia chi frequenta l’università a tempo pieno ottiene 60 crediti, per un totale di 1600 ore.

Il diploma nel sistema scolastico finlandese

Al termine di una scuola professionale si ottiene un certificato paragonabile al nostro diploma. Invece al liceo, oltre alla certificazione si riceve la valutazione dell’esame di maturità; pur non essendo obbligatorio la maggior parte degli studenti decide di farlo.

Questa votazione rientra in una graduatoria nazionale. Una buona posizione è utile per l’ammissione all’università; non serve invece per iscriversi al politecnico. Esistono comunque alcune scuole di specializzazione – soprattutto nel settore terziario – che richiedono di superare un test per potervi accedere.

Interessante sapere che è anche possibile conseguire un doppio diploma studiando contemporaneamente in un istituto professionale e in un liceo.

Sistema finlandese e italiano a confronto: le principali differenze

Il confronto tra il sistema scolastico finlandese e italiano mette in evidenza notevoli differenze.

La Finlandia è spesso elogiata per il suo approccio all’istruzione, basato sull’apprendimento attraverso il gioco e l’esperienza, con un’enfasi sulla creatività e l’indipendenza. Inoltre, come abbiamo visto, gli insegnanti finlandesi godono di un alto status e sono altamente qualificati.

In Italia, l’educazione spesso si concentra maggiormente sulla memorizzazione e l’apprendimento teorico, con un sistema più centralizzato e standardizzato.

Il confronto evidenzia come l’approccio finlandese ponga l’accento sull’individualità e la motivazione intrinseca, mentre in Italia potrebbe esserci spazio per un cambiamento verso un approccio più innovativo e centrato sullo studente.

Bisogna tuttavia leggere queste considerazioni tenendo in conto che si tratta di osservazioni generali e non sulle singole realtà.

Il sistema scolastico finlandese, un modello che spinge a scoprire nuovi percorsi

Sapere come funziona la scuola in altri Paesi porta a mettere in discussione i modelli a cui siamo abituati. La scuola italiana ha tanti punti di forza ma si può sempre imparare!

Anche se il clima in Finlandia non è dei migliori, fare un’esperienza in uno dei sistemi scolastici con miglior reputazione al mondo è un’opportunità straordinaria.

Per un giovane avvicinarsi a un sistema scolastico diverso da quello già conosciuto è un modo per affinare numerose soft skills utili nel mondo del lavoro. In primis la flessibilità, il pensiero critico e analitico, l’apprendimento attivo e la propensione all’innovazione. Da non sottovalutare neppure una maggiore creatività e lo spirito di iniziativa, la capacità di risolvere problemi e il miglioramento nell’utilizzo della tecnologia.

Per accelerare l’assimilazione di competenze difficili da far proprie tra i banchi di scuola, può essere utile sperimentare in prima persona altri sistemi scolastici. Partire per un anno all’estero è senza dubbio un’opportunità unica che permette di velocizzare tale processo.

I Paesi nordici come Svezia, Norvegia, Danimarca, Estonia e Finlandia sono di certo tra le migliori scelte in tal senso. Se vuoi davvero fare la differenza, informati, leggi, scopri. Solo in questo modo amplierai i tuoi orizzonti e prenderai la rincorsa per spiccare il volo!

Photo by Juho Luomala on Unsplash

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Elena Arneodo

Author Elena Arneodo

Racconto il mondo WEP e dei nostri ragazzi. Ho alle spalle un anno all’estero in Finlandia, corsi di lingua in Spagna e UK, esperienze da teacher assistant in Austria e coordinatrice di gruppi in molti Paesi del mondo: amo le nuove prospettive.

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