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Il Messico è una terra di incredibile diversità, ricca di cultura, storia, arte e bellezze naturali. Una varietà straordinaria che attraversa in profondità ogni aspetto della vita del Paese.

Si passa dagli impressionanti siti maya ai colori di città come San Cristóbal de las Casas, Oaxaca, Merida e Palenque. Per non parlare dell’arte di Frida Kahlo e Diego Rivera a Città del Messico, dell’architettura barocca di Morelia, della musica mariachi di Guadalajara e della bellezza coloniale di Puebla.

E poi ci sono le spiagge caraibiche dall’impalpabile sabbia bianca e dalle acque cristalline, con isole e atolli paradisiaci; il Canyon de Sumidero, la giungla e i deserti, le montagne e i parchi nazionali.

Il tutto condito da una cucina tra le più gradite al mondo e dalla varietà etnica dei suoi abitanti.

Insomma, un Paese che lascia a bocca aperta sotto ogni aspetto: perfetto per chi ama la storia, per chi preferisce la natura, per chi si interessa alla ricchezza culturale nelle sue diverse forme.

Oltre ai must, il Messico nasconde poi curiosità e aneddoti meno conosciuti che mettono in luce risvolti interessanti di questa bellissima terra. Scopriamoli insieme.

15 curiosità sul Messico che ti faranno rimanere a bocca aperta

Andiamo subito al dunque. Ecco 15 curiosità sul Messico che ti faranno scoprire qualcosa in più della sua straordinaria complessità: 

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È il Paese di lingua spagnola più popolato

Il Messico è il Paese ispanofono con la popolazione più numerosa al mondo, con oltre 125 milioni di abitanti (dati del settembre 2021). Se hai intenzione di imparare lo spagnolo questa è un’ottima ragione per visitarlo. Se sei appassionato di lingue in generale, considera che oltre alla lingua ufficiale ci sono numerose lingue indigene parlate da diverse comunità: il nahuatl (una delle lingue indigene più diffuse parlata tra gli altri dalle popolazioni di origine azteca), il maya (parlata principalmente nella penisola dello Yucatán e in alcune regioni del Chiapas e del Quintana Roo), il tzeltal e il tzotzil (lingue maya parlate nello stato di Chiapas), lo zapoteco e il mixteco (usate principalmente nello Stato di Oaxaca) e l’otomí (Messico centrale), solo per citarne alcune. Insomma, la varietà linguistica è uno dei tratti più evidenti di quanto sia ricca e diversificata la cultura di questo Paese.

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La Città di Chichen Itza, una delle Nuove Meraviglie del Mondo

Chichén Itzá è un sito archeologico unico, con tempi ed edifici maya a dir poco straordinari! Non a caso questa meraviglia è Patrimonio dell’UNESCO. È famosa in primis per la sua Piramide di Kukulcan, nota anche come “El Castillo”, una delle strutture più iconiche del sito. Si tratta di una struttura con nove gradoni che rappresentano i nove livelli dell’inframondo maya; per raggiungerne la cima ci sono 365 gradini che rappresentano i giorni del calendario maya (317 d.C.), del calendario azteco (1300 d.C.) e di quello moderno. Una curiosità è che durante l’equinozio di primavera e d’autunno su questa grande scalinata si verifica un fenomeno noto come “la discesa del serpente”: l’ombra del sole proietta l’immagine di una serpe in movimento lungo la balaustra della scalinata nord, creando un effetto visivo suggestivo che rappresenta il dio serpente Kukulkan. Inoltre gli architetti maya hanno incorporato elementi cosmici nella progettazione di El Castillo. I lati della piramide sono allineati con i punti cardinali, e le terrazze corrispondono a solstizi ed equinozi.

Chi è Kukulkan?

Kukulkan è una figura leggendaria che ha radici nella mitologia delle civiltà maya e azteca. Kukulkan è il nome maya della divinità, mentre gli aztechi la chiamavano Quetzalcoatl. Questa figura è spesso rappresentata come una serpente piumato o una divinità serpente con attributi simili a quelli di una piuma di quetzal, un uccello tropicale dai colori vivaci. In genere è associato a temi come la creazione, la fertilità, l’acqua, il vento e la conoscenza. Era spesso venerato come una divinità saggia e benefica, ma aveva anche il potere di portare la distruzione.

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Le piramidi non si trovano solo in Egitto

A pochi chilometri dalla Città del Messico, si possono visitare le Piramidi di Teotihuacan, una delle più importanti destinazioni archeologiche del mondo. Questo sito – sorto probabilmente intorno al 200 a.C. e decaduto prima del XIII secolo per ragioni sconosciute – ospita una delle piramidi più grandi del pianeta: la Piramide del Sole. La sua base è infatti più ampia di quella della Grande Piramide di Giza in Egitto. Un’altra interessante curiosità sul Messico è che la disposizione geografica di questa piramide e della vicina Piramide della Luna, più piccola, segue un allineamento astronomico che rispecchia le posizioni delle costellazioni. L’imponenza di queste costruzioni sono il simbolo di una civiltà evoluta che ha influenzato molte delle culture successive del Messico, tra cui gli aztechi, che la consideravano un luogo sacro.

Una delle maggiori curiosità del Messico sono le piramidi di Teotihuacan, una delle più importanti destinazioni archeologiche del mondo
Tra le maggiori curiosità del Messico c’è la “discesa del serpente” che si verifica durante gli equinozi sul Tempio del Sole di Chichén Itzá

04

Il calcio è nato in Messico, forse

Gli antichi maya e aztechi praticavano un gioco con la palla chiamato “Juego de Pelota”, oggi considerato uno dei precursori del calcio moderno. Consisteva nel calciare o colpire una palla con i piedi o con altre parti del corpo per farla avanzare in un campo spesso circondato da pareti laterali. In alcune culture, l’obiettivo era segnare un gol facendo passare la palla attraverso un cerchio o una porta; in altre culture bisognava invece colpire con la palla un bersaglio sul muro. In passato le “partite” avevano un significato rituale e religioso e il gioco aveva profonde implicazioni culturali e spirituali. Il vincitore, ad esempio, poteva essere oggetto di onori speciali o di sacrifici rituali. Non è un caso che proprio in un luogo sacro come Chichén Itzá ci sia uno dei campi da gioco di pelota più grandi e meglio conservati del periodo maya. Insomma, sebbene il calcio moderno abbia una storia e una struttura organizzativa molto diverse, si vede chiaramente che il concetto di calciare una palla per segnare gol e il suo ruolo culturale e sociale di questo sport hanno radici che possono essere ricondotte a giochi praticati nel passato come la pelota.

Tra le curiosità sul Messico c’è il campo della pelota a Chichén Itzá, uno dei più grandi e meglio conservati del periodo maya
Una curiosità sul Messico è che il calcio è nato qui, come evoluzione del gioco della pelota: nella foto animato dalla tifoseria

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Il Messico è il maggior produttore di argento al mondo

Il Messico ha una lunga tradizione nell’estrazione e nella produzione di argento ed è noto per le sue ricche risorse minerarie. Le miniere d’argento messicane hanno una storia che risale all’epoca coloniale e sono state una parte significativa dell’economia del Paese per secoli. Ancora oggi il Messico continua a essere una delle principali fonti di argento a livello globale, con una produzione annuale di argento che contribuisce significativamente all’offerta mondiale del metallo prezioso.

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Un’isola abitata da sole bambole

La quinta curiosità del Messico è la “Isla de las Muñecas”, un luogo insolito situato nei canali intorno a Xochimilco, un’area vicino a Città del Messico. È un’isola diventata famosa per la sua collezione bizzarra e spettrale di bambole. Tutto ebbe inizio negli anni ‘50, quando il custode dell’isola, iniziò a raccogliere bambole rotte e abbandonate, spesso recuperandole dai canali. Si dice che questo Don Julián Santana abbia iniziato a raccogliere pupazzi di stoffa in onore di una ragazza annegata vicino all’isola. Credeva che appendendo le bambole agli alberi avrebbe allontanato lo spirito della ragazza e scacciato la sfortuna. Nel 2001, Don Julián è morto in circostanze misteriose, annegando nello stesso canale in cui si credeva che la giovane ragazza avesse trovato la morte. L’Isola delle Bambole è rimasta una destinazione per chi ama le atmosfere spettrali e avvolte nel mistero.

08

Uno dei vulcani più piccoli al mondo è messicano

Ecco un’altra curiosità sul Messico. Il Cuexcomate è un vulcano situato nella città di Puebla, nella parte centrale del Paese. È noto per essere uno dei vulcani più piccoli del mondo. È un monticello o una collina con un cratere sulla cima. La sua altezza è di soli 13 m e il diametro del cratere è di circa 8 m. Proprio per le sue dimensioni modeste, il Cuexcomate è diventato una curiosità turistica ed è visitato da molte persone. Tuttavia, per essere precisi il Cuexcomate è un “cono di cenere”, non un vero e proprio vulcano. Questo significa che è una struttura geologica formata da materiale vulcanico espulso durante eruzioni precedenti, ma che di fatto è rimasto inattivo per migliaia di anni.

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La California, il Nevada, lo Utah, il Nuovo Messico e il Texas appartenevano al Messico

Prima della guerra messico-statunitense (1846-1848) California, Nevada, Utah e Nuovo Messico facevano parte dell’ampio territorio noto come Alta California e Nuovo Messico, che faceva parte dell’Antica California, in passato messicana. Il Texas era invece un territorio autonomo messicano noto come la provincia di Tejas. Tuttavia, nel 1845 ebbe inizio l’annessione del Texas da parte degli Stati Uniti e con la guerra il Messico cedette agli Stati Uniti l’Antica California nel trattato di Guadalupe Hidalgo nel 1848. Inoltre, il Gadsden Purchase del 1853 portò alla cessione di un’altra porzione di terra al Messico, che ora costituisce parte del sud dell’Arizona e del Nuovo Messico.

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Il trucco da scheletro è messicano

Spesso si pensa che abbia a che fare con la tradizione americana di Halloween, ma in realtà il trucco da scheletro fa parte della tradizione messicana. La Festa dei Morti, il Giorno dei Morti o Dia de los Muertos, è una delle festività più iconiche del Messico. Si tratta di un’occasione in cui le famiglie si riuniscono per onorare i propri defunti con altari decorati, cibi tradizionali e e celebrazioni di vario tipo. Si visitano i cimiteri, si balla e si ascolta musica. Non mancano le sfilate in maschera in cui la gente si decora il viso proprio riproducendo dei teschi sul viso. Nulla di macabro – anche se non colorato come l’Holi Festival, una festività indiana che ha a che fare con la spiritualità e l’unione famigliare – ma un modo originale per stare insieme divertendosi e avvicinando il mondo dei morti a quello dei vivi.

Una ragazza con maschera scheletrica dipinta in viso, una curiosità del Messico che si associa erroneamente ad Halloween

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L’estinzione dei dinosauri è iniziata in Messico

L’ipotesi più accreditata circa l’estinzione dei rettili più grandi del mondo è l’impatto di un asteroide o un meteorite sulla Terra avvenuto circa 66 milioni di anni fa: il cratere principale associato a questo evento è noto come il Cratere di Chicxulub, sulla costa nord-occidentale della penisola dello Yucatan. Le sue dimensioni sono impressionanti, con un diametro stimato di circa 180 km. Oggi, il Cratere di Chicxulub è sommerso nell’oceano, ma le evidenze geologiche e geofisiche che sono state raccolte in questa zona hanno contribuito alla comprensione delle conseguenze dell’impatto sulla Terra.

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L’Arte dei murales Diego Rivera

Il movimento dei murales messicani, noto come il “muralismo messicano”, è stato uno dei primi e più influenti movimenti di arte murale del XX secolo. Artisti come Diego Rivera, David Alfaro Siqueiros e José Clemente Orozco sono noti per le loro opere monumentali dipinte su pareti di edifici pubblici. Le loro opere hanno avuto un impatto significativo sulla cultura, la politica e l’arte messicana. Inoltre i loro lavoro ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione dell’arte dei murales come mezzo di espressione pubblica, politica e culturale a livello globale. Ha contribuito a plasmare la pratica artistica in molte culture e ha ispirato generazioni di artisti muralisti a esplorare nuovi modi di comunicare con il pubblico attraverso l’arte pubblica.

Una curiosità sul Messico è che l’arte dei murales è stata influenzata da celebri artisti messicani tra cui in primis Diego Rivera

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La cucina messicana è Patrimonio dell’Umanità

Ormai i ristoranti messicani si trovano un po’ ovunque, a ragione: il Messico è famoso per la sua cucina, profondamente radicata nella cultura del Paese. Il mix di ingredienti indigeni e influenze culinarie spagnole dà vita a una varietà di sapori incredibile, apprezzati a livello internazionale. Molti piatti sono ormai noti in tutto il mondo: i più conosciuti sono senza dubbio i tacos, tortillas di mais o di farina ripiegate e farcite con carne asada, carnitas o pollo, frutti di mare, verdure o formaggio, e condimenti vari come cipolle, coriandolo, lime e salse; le più diffuse sono il guacamole (a base di avocado, cipolle, pomodori, peperoncini, aglio, coriandolo, lime e spezie), la ranchera (con pomodoro, cipolla e peperoncini) e il mole (con cioccolato, peperoncini, semi di zucca, spezie e altri ingredienti). Molto note sono anche le enchiladas, tortillas spesso ripiene di carne o formaggio, arrotolate e coperte con una salsa, di solito di pomodoro o salsa chili, e poi cotte al forno.

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Piatti tipici a base di insetti

A proposito di gastronomia, una curiosità del Messico che forse non conosci è che gli insetti sono comunemente usati nella cucina locale. Nei tacos de chapulines si usano cavallette fritte, gli escamoles sono larve di formica, le tlayudas con chicatanas sono tortillas giganti con formiche volanti, le gusanos de maguey sono vermi arrostiti e serviti come snack o utilizzati come condimento per piatti tradizionali; e poi abbiamo la salsa di hormigas, una salsa piccante a base di formiche. In ogni caso non dobbiamo scandalizzarci: a quanto pare gli insetti saranno il cibo del futuro!

Alcuni tacos di carne in un vassoio, una curiosità del Messico e della sua tradizione gastronomica assolutamente da provare
Un tacos con cavallette fritte e salsa guacamole, una delle curiosità del Messico imperdibile per i curiosi in fatto di gastronomia

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Il cioccolato nasce proprio qui

La storia del cioccolato è lunga e affascinante e le sue radici sono messicane. Il cacao, l’ingrediente principale per la produzione del cioccolato, veniva coltivato e utilizzato da molte antiche civiltà mesoamericane, tra cui i maya e gli aztechi. I primi lo impiegarono nella preparazione di una bevanda a base di cacao, pepe, vaniglia e miele; inoltre svilupparono diverse tecniche per fermentare e tostare i semi di cacao, utili a migliorare il sapore e la qualità del prodotto finale. Gli eredi di queste conoscenze sul cacao furono gli aztechi che svilupparono una bevanda chiamata “chocolātl”, una variazione rispetto alla versione maya che veniva servita a nobili e guerrieri. Furono però gli europei ad aggiungere lo zucchero e a dar vita alla cioccolata e al cioccolato solido.

Una curiosità del Messico è che furono i maya a inventare la prima cioccolata calda: nella foto una tazzina in vetro con la bevanda al cacao

Insomma, il Messico è una destinazione unica e affascinante che unisce una storia millenaria, una vibrante cultura e paesaggi mozzafiato. Queste curiosità sono solo un assaggio di ciò che il Messico ha da offrire. Le soluzioni per esplorare questa terra ricca di meraviglie e sorprese sono tante: un anno scolastico o un corso di lingua in Messico, progetti di volontariato in ambito sociale o ambientale, oppure una vacanza in cui unire il relax in spiagge paradisiache, la bellezza di straordinari siti archeologici, la bontà della cucina locale e lo spirito caloroso della gente e la ricchezza della sua cultura.

Elena Arneodo

Author Elena Arneodo

Racconto il mondo WEP e dei nostri ragazzi. Ho alle spalle un anno all’estero in Finlandia, corsi di lingua in Spagna e UK, esperienze da teacher assistant in Austria e coordinatrice di gruppi in molti Paesi del mondo: amo le nuove prospettive.

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